In den Schützengräben des 1. Weltkriegs

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Zu einer Begegnung der besonderen Art trafen sich zwei Klassen aus Bozen und Cento (Ferrara) kürzlich in Rovereto. Die 5 A-WI der WFO Heinrich Kunter und die 5 A P des Lyzeums Cevolani in Cento hatten im Vorjahr eine Zusammenarbeit zum Thema "Grenzen" begonnen, die nun mit dem gemeinsamen Treffen in Rovereto einen Höhepunkt erlebte. Im Bild die Schülerinnen und Schüler der beiden Klassen bei den Schützengräben in Matassone oberhalb von Rovereto.

 

Il Museo della Guerra e le trincee di Matassone

La graziosa Rovereto, con il suo Museo della guerra, è stato il luogo d´incontro tra le classi 5 A-WI e la 5a P del Liceo Cevolani di Cento (FE), protagoniste di uno scambio che ha avuto inizio lo scorso anno scolastico.

“Galeotto” è stata la figura di Andreas Hofer, personaggio nel quale gli alunni di Cento si sono imbattuti durante un approfondimento storico sul tema dei “confini” e che ha risvegliato in loro un certo interesse per la storia locale e la particolare realtà dell´Alto Adige.

Da un questionario finalizzato a testare la nostra conoscenza di questo protagonista della storia altoatesina, è nato uno scambio di mail sfociato nella programmazione di un´uscita comune da svolgersi a Rovereto.

Quest´anno tale progetto ha visto la sua prosecuzione con alcune attività di preparazione alla visita programmata. A questo scopo si sono condivisi materiali di approfondimento sulla prima guerra mondiale e sulla vita dei soldati in trincea.

E´ stato poi interessante porre a confronto alcuni componimenti che i poeti Ungaretti e Heinse hanno redatto negli stessi periodi, in alcuni casi negli stessi giorni, ma su fronti contrapposti.

Durante la visita al museo le due classi sono state condotte da Denis, una giovane guida molto preparata, alla scoperta della documentazione e dei reperti relativi alla Grande Guerra. Nel pomeriggio l´attività è proseguita presso le trincee di Matassone dove, sferzati da un vento freddo, gli alunni hanno potuto immaginare quali potessero essere le difficoltà e i disagi della vita in trincea, purtoppo non attenuati dalla bellezza del paesaggio circostante.

Nelle prossime settimane, sostenuti e motivati dalla conoscenza diretta dei compagni di Cento, approfondiremo e rielaboreremo insieme, tramite piattaforme cndivisibili su internet, quanto visto e appreso in loco.